Lessico Armonico

Lessico Armonico

LESSICO ARMONICO debutta nel 2012 in prima assoluta con lo spettacolo - Non toccare mia sorella - tratto da “Lividi-storie di donne ferite” di Laura Romano. Un percorso drammaturgico, attraverso le testimonianze di cinque donne, sulla violenza fisica e psicologica da loro subita. Sempre nel 2012: Racconti di Natale - di Dino Buzzati. Affresco per parole e note con il trio di Franco Cerri. Un viaggio nel mondo dello scrittore ma anche un percorso della memoria, nel vissuto e nell’opera del maestro del jazz Franco Cerri, con i suoi ricordi e la sua musica. Nel 2013: Piccolomondomio - performance mostra/installazione in collaborazione con DEINDE teatro e danza. Le difficoltà di comunicazione con una particolare riflessione sull’autismo. Il 25 novembre 2013, in occasione della giornata internazionale per contrastare la violenza sulle donne, al Teatro Dal Verme di Milano, con il patrocinio della Provincia di Milano e il sostegno del Provveditorato agli Studi di Milano, ripropone lo spettacolo Non toccare mia sorella dal quale partirà un progetto interamente dedicato alle scuole. Un percorso di approfondimento e di prevenzione sui temi affrontati nello spettacolo.

Nel 2014: Tutto per essere felice - di Erich E. Schmitt. In una moderna Parigi, l’intricata storia di Isabelle alla quale solo apparentemente non manca nulla per essere felice. Ma le apparenze si sa, a volte possono ingannare. Accompagnata da Flaviano Braga - fisarmonica e bandoneon - sulle note di Edith Piaf, Yann Tiersen, Astor Piazzolla, Gorni Kramer.

Nel 2015: Etty Hillesum - un cuore pensante da Amsterdam ad Auschwitz 1941-1943. Un progetto per il giorno della memoria: lettere e pagine di diario di una fra le voci testimoni più intense della Shoha. Lo spettacolo è corredato da filmati, canti e musiche ebraiche a cura di Yevgenia Kiniagar - pianoforte e canto e Giovanni Iazzarelli - flauto traverso.

Sempre nel 2015: Adele Pergher - Profuga dall’omonimo romanzo di Raffaella Calgaro. Lo spaccato di vita di una giovane donna costretta alla profuganza, da Asiago a Milano, durante la Grande Guerra e il raggiungimento di una straordinaria emancipazione. Foto d’epoca dall’archivio storico Bonomo. Flaviano Braga alla fisarmonica e Ernesto Ghezzi alle tastiere.
E ancora nel 2015: Rilettura e libero adattamento dello splendido Premio Strega 2009 di Tiziano Scarpa - Stabat Mater. In scena, oltre a Cecilia, protagonista della vicenda, il suo alter-ego, la violinista Tatiana Reout. Celata dietro le grate dell’Ospitale di Venezia, sottolinea la solitudine della ragazza, lo studio incessante della musica, il soliloquio nella ricerca di una identità, il canto per voce sola di questo straordinario incontro con il maestro Vivaldi.